Il 4 maggio è iniziata la Fase 2 per la riapertura delle aziende, che dovranno seguire il Protocollo di sicurezza per essere in regola.

controlli dell’Ispettorato del Lavoro (nota n. 149 del 20 aprile 2020) saranno finalizzati a verificare se ed in quale misura il datore di lavoro abbia adottato le misure di prevenzione previste dal Protocollo del 14 marzo, integrato il 24 aprile con specifico DPCM.

Il Protocollo prevede 13 i punti sui quali le aziende dovranno agire in vista della riapertura graduale, a partire dal 4 maggio 2020:

  1. Informazione;
  2. Modalità di accesso in azienda;
  3. Modalità di accesso dei fornitori esterni;
  4. Pulizia e sanificazione in azienda;
  5. Precauzioni igieniche personali;
  6. Dispositivi di protezione individuale;
  7. Gestione spazi comuni (mensa, spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande o snack);
  8. Organizzazione aziendale (turni, trasferte e smart working, rimodulazione dei livelli produttivi);
  9. Gestione entrata e uscita dei dipendenti;
  10. Spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione;
  11. Gestione di una persona sintomatica in azienda;
  12. Sorveglianza sanitaria, medico competente e RLS;
  13. Aggiornamento del protocollo di regolamentazione.

Di seguito alcuni spunti relativi a punti salienti del Protocollo.

Accesso in azienda
Tra le misure anti-contagio sul lavoro vi è il controllo della temperatura corporea prima dell’accesso in sede. Se superiore a 37,5 gradi, sarà necessario isolare il dipendente, che dovrà a sua volta contattare il proprio medico curante. Misure specifiche sono poi previste per quei lavoratori che hanno contratto il virus o che hanno avuto contatti con soggetti positivi.
Sono inoltre previste specifiche regole per l’ingresso in azienda di fornitori esterni: l’azienda dovrà individuare procedure di ingresso, transito ed uscita, con modalità, percorsi e tempi definiti e dovrà predisporre servizi igienici dedicati. Da ridurre, inoltre, l’accesso ai visitatori esterni; se non fosse possibile, a questi andranno applicate tutte le regole aziendali.

Sanificazione
Pulizia giornaliera e sanificazione periodica delle sedi di lavoro sono obbligatorie e sono un punto fondamentale per la fase 2. Il Protocollo individua modalità e periodicità specifiche da seguire. (Es. pulizia a fine turno e sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti).

Precauzioni igieniche e uso dei DPI
Tutti dovranno adottare le precauzioni igieniche necessarie ai fini della riduzione del rischio: Frequente pulizia delle mani, messa a disposizione da parte del datore di lavoro di adeguati mezzi detergenti.
E’ necessario l’uso dei dispositivi di protezione individuale quali mascherine e, ove non sia possibile mantenere adeguate distanze, altri dispositivi (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.

Smartworking e rimodulazione turni lavoro
Per le aziende sarà fondamentale una riorganizzazione dell’attività lavorativa e, ove possibile, bisognerà promuovere forme di lavoro a distanza.
Lo smartworking sarà la modalità operativa privilegiata dalla fase 2, affiancato da una riorganizzazione dei turni di lavoro. L’obiettivo è diminuire il più possibile i contatti e creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili. In parallelo, si verificherà se è stato utilizzato lo smart working per tutte quelle attività che possono essere svolte presso il domicilio o a distanza.

Reintegra srl è in grado di fornire alle aziende la documentazione comprovante l’implementazione del Protocollo. Potete contattarci per informazioni a customercare@reintegra.it o ai numeri di cellulare 333.6452399 o 338.9465327.