Dal 1° Gennaio 2022, scatta l’obbligo dell’etichettatura ambientale che prevede l’identificazione dei materiali di imballaggio, secondo specifica codifica, e l’indicazione della corretta gestione a fine vita degli imballaggi destinati al consumatore finale.

COSA DICE LA NORMATIVA?

Sulla base della Direttiva Europea n. 62 del 1994, circa la facilitazione allo smaltimento e al recupero/rimpiego degli imballaggi, è stata sviluppata la Decisione Europea 97/129/CE che introduce un sistema di identificazione dei materiali di imballaggio.
In Italia la normativa viene recepita attraverso il Decreto Legislativo 116 /2020 entrato in vigore il 26/09/2020. Nel Dicembre 2020 viene anche pubblicato il Decreto legislativo n. 183 “MILLEPROROGHE” che sospende l’applicabilità di una parte del Decreto 116/2020 fino al 31/12/2021, ovvero l’obbligo di indicare

 

QUALI SONO LE INFORMAZIONI OBBLIGATORIE DA RIPORTARE SUGLI IMBALLAGGI?

Secondo una valutazione del testo della norma, Conai ha ritenuto che i contenuti da riportare sull’etichettatura ambientale degli imballaggi siano diversi, a seconda della destinazione d’uso dell’imballaggio:
Se l’imballaggio è destinato al consumatore finale, i contenuti previsti per obbligo riguardano:

  • la codifica alfanumerica identificativa del materiale come da Decisione 129/97/CE
  • le informazioni circa la corretta modalità di gestione dell’imballo e supportare il consumatore finale nella raccolta differenziata (es. “Raccolta differenziata = plastica, “verifica le disposizioni del tuo Comune”, ecc).

Se l’imballaggio è destinato al canale B2B, i contenuti previsti per obbligo riguardano unicamente la codifica alfanumerica identificativa del materiale.

SANZIONI AMMINISTRATIVE:

L’Art. 261 comma 3 del TUA, prevede che “a chiunque immette nel mercato interno imballaggi privi dei requisiti di cui all’articolo 219, comma 5” è applicata la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.200€ a 40.000€. Su tale punto il MITE ha chiarito che i produttori degli imballaggi sono certamente i soggetti obbligati a identificare correttamente il materiale di cui l’imballaggio è composto garantendo informazioni complete e idonee a favore di tutti i soggetti della filiera.

Il Ministero della Transizione Ecologica è già intervenuto con una circolare di chiarimenti in merito, ma permangono ancora parecchie difficoltà nell’applicazione degli adempimenti. Per rispondere ai tantissimi quesiti delle imprese, CONAI ha sviluppato la piattaforma http://www.etichetta-conai.com/ dedicata all’argomento. Sulla piattaforma sono disponibili le Linee Guida sull’etichettatura ambientale obbligatoria, consultabili e sfogliabili al link http://www.etichetta-conai.com/documenti/linee-guida/.