Una particolare scoperta risalente al 2019, nella quale il laboratorio di Microbiologia Ambientale e biologia molecolare (MAb) dell’Università di Bologna ha individuato delle colonie atipiche di Legionella, con caratteristiche morfologiche e fenotipiche differenti rispetto alle specie già note e documentate in letteratura scientifica, come ad esempio la Legionella pneumophila o quateirensis. La positività di questo batterio è stata rilevata nel corso di analisi di routine su alcuni campioni di acqua provenienti da una struttura alberghiera in Emilia-Romagna.

Che tipo di batterio è la Legionella?

La Legionella è un genere di batteri gram-negativi ed aerobi in grado di penetrare all’interno dell’uomo attraverso le mucose dell’apparato respiratorio, in seguito all’inalazione di aerosol o per aspirazione di acqua contaminata. Il numero di specie e sierogruppi è in costante aumento e tra i più rilevanti vi è la Legionella pneumophila, essendo la prima ad essere stata isolata e anche quella maggiormente presente nei casi di malattia di Legionellosi (in particolare si presenta sovente nel Sierogruppo di tipo 1).

Quali sono le caratteristiche della specie “bononiensis”?

Il termine impiegato per la nomenclatura della specie di questo batterio deriva dal latino e fa riferimento proprio alla città di Bologna.

La Legionella bononiensis è simile a molti altri ceppi del genere Legionella dal punto di vista morfologico. Le colonie presentano infatti dei ceppi Gram-Negativi con la classica forma “a bastoncino”, dotata di flagelli per il movimento e in grado di svilupparsi e moltiplicarsi in un range di temperatura tra 32 e 37° C. Tuttavia, rispetto alle altre specie, la Legionella bononiensis possiede delle proprie peculiarità genetiche, a livello della sequenza del DNA.

Come prevenire (in generale) il rischio Legionellosi?

I principali accorgimenti per prevenire il rischio di proliferazione della Legionella negli impianti idrosanitari riguardano il controllo frequente della temperatura dell’acqua (ottimale se superiore ai 50° C per la rete dell’acqua calda, e inferiore ai 20° C per la rete dell’acqua fredda), e l’esecuzione di interventi di manutenzione ordinaria sui vari componenti dell’impianto, come, ad esempio, la pulizia e disinfezione costante di tutti i terminali di erogazione dell’acqua installati nei rubinetti di lavandini, bidet e docce, la pulizia e disinfezione dei serbatoi di accumulo e dei filtri di condizionatori, split e ventilconvettori, rispettando le indicazioni tecniche riportate sui manuali di funzionamento delle attrezzature o affidandosi a ditte specializzate.

SITOGRAFIA:

https://blog.ecolstudio.com/wp-content/uploads/2020/05/Legionella_Covid19_guida_ISS.jpeg
https://legionella.it
https://www.dire.it