Il 21 marzo 2023, è entrato in vigore il Decreto Legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, che ha introdotto nuove disposizioni per garantire la qualità dell’acqua destinata al consumo umano.
Il Decreto, in attuazione della direttiva (UE) 2020/2184, va ad abrogare ufficialmente il precedente D.Lgs. 31/2001
QUALI SONO LE NOVITA’ E GLI OBBLIGHI PER LE AZIENDE?
- Individuazione di strutture prioritarie sulla base di una classificazione degli edifici secondo le Linee Guida MS – ISS tra cui ad esempio: strutture sanitarie, sociosanitarie, socioassistenziali in regime di ricovero e non, centri riabilitativi e ambulatoriali, strutture recettive, caserme/istituti penitenziari, ristorazione pubblica/collettiva e scolastica.
- Le strutture prioritarie sono tenute, con frequenza determinabile tramite un piano di valutazione del rischio, al controllo dei parametri E.coli, enterococchi intestinali (senza possibilità di riduzione della frequenza di monitoraggio) batteri coliformi, conteggio delle colonie a 22°C, colore, torbidità, sapore, odore, pH, conduttività;
- Sono inoltre tenute ad effettuare un controllo minimo relativo a piombo, Legionella e L. pneumophila sui campioni di acqua prelevati in struttura;
- Introduzione di limiti più restrittivi per alcuni contaminanti presenti nell’elenco dei parametri chimici da analizzare.
- I gestori idrici della distribuzione interna (GIDI) delle strutture prioritarie di cui sopra sono tenuti ad effettuare attività di valutazione e gestione del rischio dei sistemi di distribuzione interni (eventualmente integrati al piano di autocontrollo HACCP o al DVR ai sensi del D.Lgs 81/08) entro il 12 gennaio 2029