Il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea hanno adottato la Direttiva UE 904/2019 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, prevedendo che tutti i Paesi Membri sospendano entro il 3 luglio 2021 l’immissione sul mercato ed il conseguente utilizzo dei prodotti in plastica monouso. 

Per meglio comprendere il campo di applicazione di tale Direttiva è necessario approfondire la definizione di “prodotto in plastica monouso” inteso come un “Prodotto fatto di plastica in tutto o in parte, non concepito, progettato o immesso sul mercato per compiere più spostamenti o rotazioni durante la sua vita, essendo rinviato a un produttore per la ricarica o riutilizzato per lo stesso scopo per il quale è stato concepito.” 

Pertanto, la Direttiva si applica ai seguenti prodotti monouso e ai prodotti di plastica oxo-degradabile, più frequentemente rinvenuti sulle spiagge dell’Unione:

  • Tazze per bevande, inclusi i relativi tappi e coperchi;
  • Contenitori per alimenti, ossia recipienti quali scatole con o senza coperchio, usati per alimenti, destinati al consumo immediato, sul posto o da asporto o generalmente consumati direttamente dal recipiente e pronti per il consumo senza ulteriore preparazione, per esempio cottura, bollitura o riscaldamento;
  • Contenitori per alimenti tipo fast food o per altri pasti pronti per il consumo immediato, a eccezione di contenitori per bevande, piatti, pacchetti e involucri contenenti alimenti;
  • Posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette);
  • Piatti;
  • Cannucce, tranne quando rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva 90/385/CEE o della direttiva 93/42/CEE;
  • Agitatori per bevande.

Gli obiettivi della nuova normativa europea sono molteplici: 

  • Ridurre la dispersione di rifiuti di plastica nell’ambiente, in particolare quello marino;
  • Ridurre l’incidenza di prodotti in plastica sulla salute umana;
  • Promuovere l’utilizzo di prodotti e sistemi riutilizzabili e sostenibili per ridurre la quantità di rifiuti prodotti;

La Direttiva, oltre ad imporre marcature sull’imballaggio o sul prodotto stesso, di caratteri grandi, chiaramente leggibili e indelebili in cui vengano riportate, ad esempio le modalità corrette di gestione del rifiuto per il prodotto, le forme di smaltimento dei rifiuti da evitare ecc., propone alcune strategie di sensibilizzazione dei consumatori. Per esempio, invita ad informare i consumatori circa la disponibilità di alternative riutilizzabili, di sistemi di riutilizzo e le opzioni di gestione dei rifiuti di plastica monouso, rimarcandone l’incidenza sull’ambiente, nonché l’impatto dei metodi impropri di smaltimento dei rifiuti di tali prodotti di plastica monouso sulla rete fognaria.

Positiva la risposta del Presidente del WWF, Donatella Bianchi, che vede nella Direttiva un passo avanti per ridurre l’impatto ambientale; dure invece, le critiche del Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, secondo cui la restrizione andrebbe a penalizzare l’industria del packaging, settore all’avanguardia in Italia. 

Fonti: