CREDITO D’IMPOSTA – Il Fisco corre in aiuto della cultura. Sono diverse le agevolazioni contenute nel decreto legge 83 entrato in vigore domenica scorsa ma, di fatto – dopo anche la festività del 2 giugno – pronto a muovere i primi passi da oggi. C’è la novità più significativa, ribattezzata artbonus: si tratta di incentivi fiscali destinati a chi contribuisce con le proprie risorse alla salvaguardia del patrimonio. Una misura operativa da subito. E ci sono gli interventi per il cinema e gli audiovisivi e per rilanciare il turismo: la via indicata è sempre quella degli sconti fiscali, anche se per vederli all’opera bisognerà attendere i decreti attuativi.

Artbonus
L’agevolazione ha lo scopo di sviluppare il mecenatismo a favore del restauro dei beni culturali pubblici, del sostegno di istituti e luoghi di cultura pubblici, delle fondazioni liriche e degli enti pubblici che, senza scopo di lucro, operano nel campo dello spettacolo. Ne possono usufruire le persone fisiche, gli enti non commerciali e le imprese. Si tratta di un credito d’imposta del 65% sulle erogazioni liberali versate nel 2014 e 2015; nel 2016 il bonus scende al 50 per cento.

Una misura, dunque, a tempo, nel senso che il suo destino dopo il 2016 è legato – come ha spiegato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini – a una serie di valutazioni. Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di uguale importo. Per le persone fisiche e gli enti non commerciali il bonus deve essere contenuto nel 15% del reddito imponibile. Per le imprese, invece, il tetto dello sconto – che va utilizzato in compensazione di altre imposte – è rappresentato dal 5 per mille dei ricavi annui.

Turismo
Anche in questo caso si tratta di credito d’imposta, seppure di misura più contenuta. L’agevolazione riconosciuta alle spese per lavori di digitalizzazione e ristrutturazione degli alberghi e delle altre strutture ricettive è, infatti, del 30 per cento. La novità ha, però, declinazioni diverse a seconda del tipo di intervento. Per la digitalizzazione (realizzazione di impianti wi-fi, siti web, promozione online, ecc.) lo sconto è riconosciuto nei periodi 2015, 2016 e 2017 agli esercizi ricettivi singoli o aggregati.

L’importo da agevolare non può superare, complessivamente, 12.500 euro e comunque ha un plafond annuo di 15 milioni di euro. Nel caso delle spese di ristrutturazione, il credito può essere chiesto dalle strutture ricettive esistenti al 1° gennaio 2012, vale per gli anni 2014, 2015 e 2016 e ha un tetto massimo di 200mila euro, con un plafond di 20 milioni nel 2015 e 50 milioni dal 2016 al 2019. Entrambe le agevolazioni vanno ripartite in tre annualità di pari importo, devono essere utilizzate in compensazione, ma non sono ancora operative: dovranno attendere un decreto dei Beni culturali.

Cinema
Due le novità. La prima, già applicabile, riguarda l’aumento da 5 a 10 milioni del credito d’imposta alle imprese produttrici che girano film stranieri in Italia utilizzando manodopera italiana. L’altra misura porta da 110 a 115 milioni il fondo per il tax credit di cinema e audiovisivo. Nuove risorse utilizzabili dal prossimo inizio d’anno e che, comunque, dovranno attendere un decreto dei Beni culturali previsto entro la fine di questo mese.

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Fonte: Il Sole 24 Ore