Un ristorante, o una pizzeria, rispetta le norme igieniche quando sceglie di servire le pizze o gli antipasti di salumi e formaggio su vassoi di legno in alternativa al tradizionale piatto di ceramica?

Il legno è un materiale che, dal punto di vista alimentare, in Italia non è regolamentato. Non esistono leggi che stabiliscano quali requisiti debba possedere un articolo per essere destinato al contatto con alimenti. Nemmeno a livello europeo ci sono regole o requisiti armonizzati per affermarne l’idoneità alimentare. Solo Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Francia e Olanda possiedono normative nazionali interne (quindi applicabili solo nel loro territorio), che fissano le regole per gli articoli in legno a contatto con i cibi.

In tutti gli altri Stati europei, Italia inclusa, il rispetto del Regolamento Europeo 1935/2004 (che stabilisce il principio di non inquinamento dell’alimento) viene realizzato mediante la “valutazioni del rischio”. In altre parole chi commercializza articoli in legno è tenuto a valutare tutti i pericoli connessi all’impiego ed eseguire eventuali prove ritenute opportune affinché il principio di non contaminazione dell’alimento sia rispettato.

Le legislazioni di carattere nazionale (come quelle vigenti nelle nazioni sopra citate) possono essere prese come “base” per una valutazione ma, in assenza di misure specifiche sul territorio italiano, restano comunque molte zone d’ombra sull’effettiva sicurezza dei prodotti in legno commercializzati.

Anche dal punto di vista dei controlli da parte della autorità competenti è difficile immaginare frequenti indagini, data l’assenza di leggi specifiche.

Non esistono però, ad oggi, pareri negativi espliciti circa l’utilizzo del legno come materiale destinato al contatto alimentare. Ci sono diversi pareri positivi a supporto della possibilità di utilizzo espressi da FEFPEB, the European Federation of Wooden Pallet and Packaging Manufacturers (organismo che raggruppa le associazioni professionali del legno di 13 Stati Europei: Italy, Germany, United Kingdom, Switzerland, Spain, Portugal, Austria, Sweden, France, The Netherlands, Belgium, Turkey and Lithuania).

Altri studi Danesi, ritengono il legno idoneo, purché siano adottati i comuni criteri di igiene (risciacquo accurato dopo l’uso, rimozione dei detriti di cibo, lavaggio con acqua calda e detersivo, asciugatura prima dell’utilizzo successivo).

L’Istituto Superiore di Sanità, nel 2009 definì la possibilità di utilizzare legno in funzione di un’autovalutazione, effettuata dal produttore, e seguita da una dichiarazione di conformità (scarica documento).

Quindi, i taglieri in legno, se opportunamente valutati, trattati, mantenuti, lavati ed asciugati, non dovrebbero rappresentare un rischio per il consumatore.

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Fonte: Il Fatto Alimentare