Un presidio ospedaliero ha optato, tramite capitolato, di acquistare i pasti caldi per i degenti da una ditta esterna. I pasti vengono consegnati negli appositi contenitori in un locale apposito e prontamente, dopo aver verificato la temperatura a campione dei piatti termosigillati, vengono trasportati in carrelli di proprietà dell’azienda ospedaliera presso i vari reparti dell’ospedale. Il presidio ospedaliero si deve dotare di SCIA alimentare? Per le operazioni suddette è necessario un Piano di Autocontrollo? Quali sono i punti critici eventualmente da tenere sotto controllo?

L’attività descritta rientra tra quelle in cui viene effettuata la somministrazione di pasti pronti preconfezionati caldi, provenienti da laboratori legalmente registrati o riconosciuti per l’attività svolta. La suddetta attività rientra tra le “attività di somministrazione di alimenti e bevande svolta direttamente da ospedali”, soggetta pertanto a SCIA. Per lo svolgimento di tale attività è necessario, quindi, dotarsi di un Piano di Autocontrollo. Il punto critico da tenere sotto controllo è la catena del caldo, come descritto nel quesito, a condizione che, dopo il monitoraggio della temperatura, i pasti vengano immediatamente somministrati ancora caldi ai degenti.

pasti caldi

 

Fonte: Alimenti & Bevande