OLIO DI FRITTURA – Per smaltire l’olio di frittura, una pizzeria lo mette in una bottiglia e lo consegna all’Ecocentro, che lo ritira senza rilasciare alcuna documentazione. L’olio esausto di frittura dove deve essere smaltito? Quali sono i riferimenti normativi che indicano qual è la procedura corretta da seguire?

In relazione alla produzione di alimenti fritti, l’olio è da ritenersi esausto quando la percentuale di composti polari eguaglia o supera il valore del 25%. Il possessore di oli esausti è quindi tenuto a smaltire i medesimi secondo la normativa che disciplina la movimentazione di rifiuti speciali.

La norma quadro di riferimento è il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”.

Alla normativa sopra indicata si possono affiancare altre leggi di differente origine, ovvero fiscale, per le quali il ristoratore deve dare evidenza dello smaltimento di una congrua quantità di olio a fronte di un acquisto (carico magazzino). Ciò significa che, pur essendo consentito da specifici permessi locali lo smaltimento di oli esausti presso l’isola ecologica del Paese di appartenenza, il ristoratore a richiesta dovrà fornire la documentazione approvante lo smaltimento del rifiuto (ad esempio, un formulario rilasciato da aziende autorizzate).

olio di frittura

Fonte: Alimenti & Bevande