Sempre più spesso al supermercato i clienti trasportano i cani a bordo del carrello. Ciò mi provoca disagio; prima ne era vietato l’ingresso ora in alcuni punti vendita l’animale troneggia all’interno del carrello stesso. Antigienico e poco rispettoso dei clienti che non posseggono un cane. Ho scritto a voi e in copia al Servizio Consumatori Despar, con l’auspicio di ricevere una risposta esauriente, perché questa pratica non mi sembra giusta. Distinti saluti. Valeria da Padova

 

La risposta di Despar Nordest:

La legge (D.P.R. 320/54, Regolamento di polizia veterinaria) – che può variare nei singoli Comuni – consente l’ingresso nei

Fonte foto: Il Fatto Alimentare

Fonte foto: Il Fatto Alimentare

supermercati agli animali domestici accompagnati dal loro padrone e tenuti sotto controllo/al guinzaglio. I gestori possono consigliare ai clienti di non introdurre i loro beniamini, ma di fatto non possono vietarne l’ingresso. Per quanto riguarda l’uso dei carrelli per trasportarli, viene consentito proprio per evitare che gli animali circolino con troppa libertà nei punti vendita, avvicinandosi a qualsiasi prodotto sia alla loro altezza, e a qualsiasi persona sia presente accanto a loro.

Capisco comunque il fastidio della signora: io stessa ho un cane (e un gatto), che non porto mai dentro ai negozi – a dire il vero soprattutto perché mi sembrerebbe di fare un dispetto alla bestiola, ma anche perché, pur sapendo che è un animale in ottima salute e pulito, capisco che altri potrebbero essere infastiditi dalla sua presenza.

Proprio per questo, in quelli tra i nostri punti vendita che possono disporre di un numero sufficiente di carrelli, alcuni di questi sono riservati a chi trasporta anche i piccoli animali: il fondo è coperto da una protezione che viene cambiata ogni giorno, sono “parcheggiati” a parte, e ben identificati da un cartello. Un esempio un po’ artigianale è quello che allego (vedi foto a destra): la fotografia è stata scattata dentro un nostro Interspar a Mestre, ma anche diversi altri nostri supermercati sono attrezzati in modo analogo. Nelle altre situazioni, si confida nel buon senso dei clienti, e ovviamente si interviene in caso di eccessi. Non è possibile in alcun caso vietare l’accesso ai cani destinati all’accompagnamento dei non vedenti.

Ufficio stampa Despar Nordest

 

La risposta di Coop:

Possiamo confermare che non esista una normativa nazionale in materia e che sia facoltà dei vari comuni di deliberare sull’argomento.

I nostri soci e clienti possono entrare in molti nostri negozi anche se non in tutti (non solo centri commerciali, ma anche supermercati o piccoli punti vendita) in compagnia dei propri animali nell’apposito trasportino-borsa. Dove possibile stiamo testando inoltre differenti tipologie di gestione della presenza dell’animale.

Confidiamo di individuare, per le varie tipologie di struttura, le modalità più adeguate a consentire l’ingresso degli animali domestici, nel rispetto delle normative vigenti e di tutte le sensibilità dei clienti che frequentano i nostri punti vendita, anche di quelli che hanno difficoltà ad accettare la presenza di animali.

Ufficio stampa Coop

 

La risposta di Esselunga:

Esselunga si attiene alla normativa in materia di accesso animali negli esercizi commerciali:

Nel primo caso (vendita di alimenti), un divieto di accesso agli animali è contenuto nel Regolamento comunitario n. 852/2004, recante la disciplina d’igiene dei prodotti alimentari, il quale prevede quanto segue: “Occorre predisporre procedure adeguate per controllare gli animali infestanti e per impedire agli animali domestici di accedere ai luoghi dove gli alimenti sono preparati, trattati o conservati”

Ufficio Stampa Esselunga

cani

Fonte articolo: Il Fatto Alimentare