L’Inail, fornisce chiarimenti in merito al bando ISI 2015, per la concessione di contributi a fondo perduto, a copertura del 65% delle spese, e fino ad un massimo di 130 mila euro ad impresa, relative a progetti ricadenti in una delle seguenti tipologie:

  • Tipologia 1: Progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori;
  • Tipologia 2: Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
  • Tipologia 3: Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.

I chiarimenti sono forniti dall’Istituto in occasione della pubblicazione delle risposte alle domande frequenti sul bando ISI (FAQ).

Tra le principali risposte fornite dall’Inail, in merito alle SPESE AMMISSIBILI ai contributi, emerge la finanziabilità degli interventi su ambienti di lavoro anche se l’impresa non è proprietaria dei locali, in quanto, evidenzia l’Istituto: “Il requisito generale è il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti. È pertanto ininfluente il fatto che l’azienda eserciti la propria attività in locali di cui è proprietaria o in locali che abbia in uso a titolo di locazione, comodato o simili. Resta fermo il vincolo del mantenimento almeno biennale dei beni acquistati o realizzati, per cui al momento della presentazione della domanda l’impresa dovrà valutare se tale condizione potrà essere rispettata, in considerazione del prevedibile periodo di occupazione dei medesimi locali.”

Sempre in merito alle spese ammissibili, l’Inail avvalla l’acquisto di più macchine, purché ricadano nella definizione di cui all’art. 2, lettere a), b), c), f), g) del DL 17/2010 e siano riconducibili alla medesima tipologia di intervento indicata in fase di domanda. L’Istituto ribadisce la non applicazione della “direttiva macchine”, all’immissione sul mercato di macchine usate o di seconda mano. Essa si applica però anche alle macchine basate su macchine usate che sono state trasformate o ricostruite in modo così sostanziale da poter essere considerate macchine nuove, fermo restando il rispetto di tutti gli altri requisiti richiesti dal bando.

In merito agli interventi di BONIFICA DA MATERIALI CONTENENTI AMIANTO, l’Inail, in relazione ai quesiti posti, chiarisce che, nel caso di interventi di rimozione di coperture in cemento amianto, i costi relativi alla posa in opera del materiale sostitutivo sono compresi tra quelli finanziabili, in quanto rientrano tra quelle indispensabili alla completezza dell’intervento. L’unica limitazione posta riguarda il mero costo del materiale sostitutivo che viene computato nella misura massima di 25 euro per metro quadro di copertura rimossa e da sostituire. Nei preventivi presentati in caso di superamento del click-day dovranno quindi essere evidenziati i costi relativi all’acquisto del materiale sostitutivo delle coperture rimosse.

Nel caso di rifacimento di una copertura avente superficie maggiore di quella rimossa, contenente amianto, l’Inail precisa che nel computo delle spese di progetto si terrà conto unicamente della porzione riferibile alla sostituzione della copertura rimossa! La porzione eccedente sarà quindi interamente a carico del richiedente.

L’elenco completo delle FAQ relative al bando ISI è consultabile cliccando sul seguente link.

La prima fase per l’assegnazione degli incentivi si è aperta il 1° marzo; le imprese hanno tempo fino alle ore 18:00 del 5 maggio 2016, per presentare i progetti. Le proposte che avranno raggiunto, o superato, la soglia minima di ammissibilità richiesta dal bando ISI, potranno ottenere il proprio codice identificativo da utilizzare per il – click day –, ovvero l’apertura dello sportello informatico per la presentazione delle istanze.

bando isi